Ormesi e Medicina Integrata: sinonimia di un paradigma

Ormesi e omeopatia, il placet del mondo accademico

ECIM 2012, Firenze, 22 settembre

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Il Convegno di Medicina Integrata ECIM 2012 ha ospitato a Firenze un pregevole seminario dal titolo "Ormesi e Medicina Integrata: sinonimia di un paradigma". L' evento, organizzato dal prof. Andrea Dei, si è aperto con una lettura magistrale tenuta dal massimo esperto mondiale di ormesi, il prof. Edward Calabrese della Massachussetts University e premio Marie Curie, che ha sottolineato l' importanza dell'ormesi a livello terapeutico. Sono seguite le conferenze di John Ives, direttore del Samueli Institute in Virginia, riguardante le possibili applicazioni mediche dell'ormesi, e di Piero Dolara, farmacologo dell’Università di Firenze, che ha mostrato gli effetti ormetici di basse dose di Apis mellifica (4-9CH) sui geni cellulari. Un commento sulla relazione esistente tra il fenomeno dell'ormesi e il principio di similitudine, pilastro portante della medicina omeopatica, è stata illustrata chiaramente da Simonetta Bernardini, Presidente SIOMI, che ha anche sottolineato le "antipatie storiche" manifestate a più riprese da alcuni noti esponenti della comunità omeopatica internazionale da sempre schierati contro la possibilità di cogliere nell'ormesi una chiave di lettura del meccanismo d'azione del medicinale omeopatico.

Lo spirito dell'evento, come ha ricordato Andrea Dei nella sua breve introduzione, ha voluto stigmatizzare la stretta analogia fra l'ormesi, che va vista come una espressione della reattività di ogni organismo vivente, e la medicina integrata, che prevede il tentativo di conciliazione fra tecniche volte alla stimolazione di funzioni dell'organismo e tecniche (come la biomedicina) volte all'inibizione di meccanismi biologici mal funzionanti. Tale filosofia ricalca quanto sostenuto nel Manifesto per la Medicina Integrata pubblicato dalla SIOMI nel 2011 e oggetto di una comunicazione da parte di Gino Santini nell'ambito del convegno. Nella sala, che ha riunito più di 250 persone tra accademici, omeopati (tra essi Peter Fisher, direttore del Royal London Hospital for Integrated Medicine e Ton Nicolai presidente ECH) e studenti universitari, due ore e mezzo di intensissimi lavori hanno permesso di fare il punto sul fenomeno dell'ormesi e sul suo ruolo nello sviluppo della medicina futura.

L'intervento di Andrea Dei

L'intervento di Edward Calabrese

L'intervento di John Ives

L'intervento di Pietro Dolara

L'intervento di Simonetta Bernardini

Le domande ai relatori e le conclusioni

Fonte: Antonella Bondi