L’ape, il fulmine e l’omeopatia al VI Convegno SIOMI
Si è chiuso a Firenze con la soddisfazione di tutti i presenti

Con la sapiente e discreta regia di Simonetta Bernardini, neo rieletta Presidente della SIOMI, tutto si è svolto in maniera fluente e con una puntualità degna di un orologio svizzero, a cominciare dall'apertura dei lavori fino alla chiusura, esattamente come da programma. L'immagine di un fulmine ha dominato il convegno, a rappresentare il proposito SIOMI: una forte carica di energia che porti di diritto le medicine complementari nella gestione sanitaria pubblica del "Chronic Care Model".
La mattina del sabato a fare il punto sull'ambiente, sui sistemi di adattamento e sulle malattie croniche si sono alternate magistrali relazioni, a cominciare dalla lettura affidata a Marcello Buiatti (Università di Firenze) e dedicata al caos e alla complessità; l'ambiente e le sue implicazioni sulle modificazioni dei geni sono state illustrate da Andrea Riccio (Università di Napoli), mentre Ernesto Burgio (ISDE Italia) ha richiamato l'attenzione sulle malattie emergenti come conseguenze, oramai epidemiche, del disastro ambientale. A seguire due chiavi di lettura dell'adattamento dell'uomo all'ambiente: la chiave PNEI presentata da Francesco Bottaccioli (SIPNEI) e la chiave costituzionalista di Gino Santini (ISMO, Roma). Infine, il richiamo all'inquinamento da farmaci e il dramma dell'ipermedicalizzazione del bambino con disagio psichico attraverso la denuncia appassionata di Luca Poma, dell'associazione "Giù le Mani dai Bambini" che ha coinvolto tutta la platea.
L'ape, inconsapevole testimone, forse, dell'azione di diluzioni submolecolari è stata richiamata in più relazioni, a cominciare dagli studi esposti da Francesco Macrì (Università "Sapienza" di Roma); il resto del Convegno nel pomeriggio ha fatto il punto sulla lettura in chiave omeopatica delle malattie croniche con le relazioni di Tiziana Di Giampietro sulla gastroenterologia, di Luciano D'Auria per la dermatologia e di Walter Legnani per l'oncologia; Rosaria Ferreri, infine, ha illustrato la straordinaria attività di medicina integrata in sperimentazione all'ospedale di Pitigliano.
La sessione della domenica ha mostrato pienamente la validità del metodo SIOMI che promuove l'approccio interdisciplinare non solo con la medicina ortodossa ma anche tra medicine complementari. I casi clinici significativi di malattie croniche affrontati con l'omeopatia classica (Joannis Konstantos e Sergio Segantini), omeopatia clinica (Pasquale Del Medico e Italo Grassi) PNEI e omotossicologia (Salvatore Bardaro) e antroposofia (Giancarlo Cimino) hanno interessato la platea fino a fine convegno, con uno scambio culturale e una serena collaborazione nel rispetto reciproco di competenze di pari dignità. Fresca e intelligente l'idea della premiazione del miglior caso clinico con la consegna del premio ex equo a Sergio Segantini (Scuola Lycopodium) e a Italo Grassi (Scuola SIOMI) e del Concorso "Omeopatia e Poesia" dedicato alla memoria del Prof. Roberto Santini che ha registrato ancora due vincitori ex equo, Italo Grassi e Maria Natalia Iiriti, oltre alla menzione speciale dell'opera di Maurizio Rossi. Un'idea, quella dell'arte, sicuramente da replicare. Intanto le opere sono state pubblicate in un volume, per il piacere di tutti i lettori. In platea e fuori i commenti entusiasti e unanimi dei partecipanti su quello che è stato considerato il miglior convegno della SIOMI.
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Fonte: Antonella Bondi