Il primo Convegno Nazionale della Consulta per la Medicina Integrata

Il primo Convegno Nazionale CONMI

Firenze, venerdì 3 ottobre 2008

Venerdì 3 ottobre si è svolto a Firenze nella Sala degli Affreschi della regione Toscana il primo Convegno Nazionale della Consulta Nazionale per la Medicina Integrata (CONMI) dal titolo “Le eccellenze in Medicine Complementari. Aspetti assistenziali e normativi”. La CONMI , fondata nel dicembre 2007 e con sede presso il Consiglio Sanitario della regione Toscana, riunisce istituzioni prestigiose nazionali come università, presidenti degli ordini e delle federazioni regionali dei medici e odontoiatri, dei farmacisti e dei veterinari, rappresentanti di diverse forze politiche, assessorati alla salute delle regioni d’Italia, insieme alle società scientifiche e associazioni del mondo dell’omeopatia, fitoterapia e agopuntura, e associazioni per la tutela dell’ambiente. La Consulta si è imposta all’attenzione del panorama culturale e politico nazionale per la sua attività in favore del riconoscimento delle medicine complementari in Italia e della affermazione della Medicina Integrata. Il Convegno nazionale è stato dedicato al tema caldo dell’urgenza di una Legge di regolamentazione nazionale ma anche ad evidenziare le esperienze eccellenti dei medici esperti nella discipline terapeutiche rappresentate dalla CONMI (Agopuntura, Omeopatia e Fitoterapia) i quali hanno riferito ad una Platea gremita le esperienze maturate nelle strutture del SSN nelle quali, le offerte di cure integrate sono erogate in certi casi già da venti anni.

All’apertura dei lavori il Presidente della Consulta Prof. Luciano Fonzi ha annunciato l’attivazione del primo Master biennale di Medicina Integrata che prende il via nel gennaio 2009 all’Università di Siena e ha ribadito il suo impegno per la Consulta anche attraverso la rappresentanza dell’organismo a sua guida presso il governo centrale e il Ministero della Salute. Il Dr Francesco Bottaccioli, vicepresidente della Consulta, ha illustrato il peso che le medicine complementari hanno in Europa e nel mondo intero insieme al progressivo aumento delle esperienze di integrazione. La delegata dell’Associazione Pazienti Omeopatici (APO Italia) Daniela Salvucci ha presentato, dati alla mano, la discriminazione nell’accesso alle cure di medicina complementare dei cittadini italiani rispetto a quelli più fortunati di altre nazioni europee. Molto puntuale anche l’intervento della dottoressa Da Frè dell’agenzia regionale di sanità della Toscana che ha illustrato i dati epidemiologici riguardanti la diffusione delle MC in questa regione riconfermando la piena stima dell’ARS Toscana e volontà di collaborazione con la Consulta. La Tavola Rotonda è stata dedicata ad un focus sull’ attività delle Federazioni e del Parlamento in favore di una legge di regolamentazione del settore che assicuri ai cittadini italiani le stesse opportunità e garanzie di salute dei cittadini toscani. Infatti in Toscana le medicine complementari sono erogate nei servizi di ASL e dal 2009 anche nell’Ospedale di Pitigliano. Nell’ambito della Tavola Rotonda è emerso il preoccupante immobilismo della FNOMCeO, e l’apparente assenza di attenzione del presidente Amedeo Bianco alle tematiche delle quali si era invece grandemente occupato il past president Giuseppe Del Barone. Mentre molto rassicurante è stato l’intervento del vicepresidente FNOVI Carlo Pizzirani, Membro della Consulta, il quale ha evidenziato l’attenzione della sua Federazione e ha ribadito come, grazie alla costituzione della Consulta, ora i temi della medicina integrata siano meglio definiti anche in ambito di assistenza veterinaria sia per gli animali da affezione che per quelli da carne. A tale proposito sono risultate molto interessanti le relazione dei rappresentanti dell’Istituto Zooprofilattico Toscana-Lazio che ha aperto un servizio di eccellenza per le MC nella ASL di Arezzo. Riguardo la FOFI il Consigliere Nazionale Schiaretti ha riferito di aver rappresentato i temi della Consulta alla sua Federazione rassicurando sull’impegno attento del presidente nazionale Giacomo Leopardi. La Dr.ssa Simonetta Bernardini, responsabile del coordinamento delle associazioni di MC nella Consulta nonché presidente SIOMI ha riferito dell’impegno del senatore Daniele Bosone, vicepresidente Commissione Igiene e Sanità del Senato e del senatore Luigi D’Ambrosio Lettieri, assenti al convegno per motivi improrogabili, i quali hanno comunque rassicurato la dottoressa della loro disponibilità a ricevere a Roma una delegazione della Consulta. Nel corso del dibattito dedicato alla politica sono intervenuti anche il Presidente della Commisione Sanità della regione Toscana Fabio Roggiolani il quale ha innanzi tutto chiesto e ottenuto un minuto di silenzio da parte della platea in memoria dei tragici fatti che hanno colpito la Toscana proprio il giorno prima del Convegno, ovvero le terribili morti sul lavoro di 4 operai. Roggiolani e la vicepresidente Anna Maria Celesti hanno invitato i rappresentati delle regioni aderenti alla Consulta a lavorare come la Toscana e l’Emilia Romagna attraverso proposte di leggi regionali che si occupino di normare il fenomeno, in attesa di una risoluzione del governo centrale. Sono poi stati esaminati alcuni disegni di legge attualmente depositati in Parlamento e analizzate le principali criticità di alcuni PdL. In particolare è stato sottolineato come siano poco attuali quei pdl che intendono regolamentare non solo le medicine complementari ma anche osteopatia e chiropratica praticate, e rivendicate, da organizzazioni di categoria composte da esperti non laureati in medicina. Un particolare apprezzamento è stato espresso per il PdL dell’onorevole Cursi e, a livello regionale, per il PdL recentemente presentato in Emilia Romagna dal Consigliere Vecchi, vicepresidente della Commissione Sanità che va nella direzione della legge 9/07 della regione Toscana. Unanimamente apprezzato e applaudito l’intervento della dr.ssa Bernardini la quale ha richiamato i rappresentanti delle associazioni presenti al Convegno ma non iscritte alla Consulta a convergere nell’attività della stessa, avendo a cuore più di ogni altra cosa l’importanza di superare le divisioni cercando tutti insieme obiettivi condivisi e sostenibili con lo scopo di dimostrare alle Istituzioni quell’unità che fino ad oggi non c’è stata e la cui mancanza ha sicuramente ritardato una Legge nazionale. La Platea, composta anche da responsabili delle ASL nazionali, medici dei servizi pubblici provenienti sia dal Nord che dal Centro e Sud dell’Italia, ha espresso con una partecipata discussione e con entusiastici ringraziamenti pubblici la propria soddisfazione per il livello culturale delle relazioni ma anche per l’autorevolezza e l’equilibrio dimostrato dall’Ufficio di Presidenza della CONMI.

Fonte: Antonella Bondi