APO Italia compie venti anni!

Sabato, 2 aprile 2011

Il 2 aprile scorso a Napoli, nella suggestiva cornice del Maschio Angioino messo gentilmente a disposizione dall’Amministrazione Comunale, l’Associazione Pazienti Omeopatici ha festeggiato, in concomitanza con la Giornata Mondiale dell’Omeopatia, il Ventennale della sua fondazione con un Convegno dallo stimolante titolo “O me! O-patia – Ricercare la persona nel malato”. La presidente Vega Palombi Martorano, dopo una rapida introduzione sulla nascita dell’omeopatia e sulle iniziative finora realizzate dall’associazione per la diffusione e il riconoscimento di questa antica e sempre nuova medicina, ha aperto i lavori collegandosi telefonicamente con il prof. Paolo Bellavite, docente di Patologia Generale presso l’Università di Verona (la cui prevista partecipazione non ha potuto aver luogo per gravi motivi familiari), il quale ha rivolto un saluto e un augurio ai presenti. La sintesi della sua relazione, letta dalla vice-presidente Daniela Salvucci, ha posto in luce come il principio di similitudine, già proposto da Ippocrate e sviluppato operativamente da Hahnemann, trovi oggi la sua spiegazione nelle più moderne ricerche della fisica e della biologia; a sua volta, il metodo di cura basato sulla stimolazione dell’energia vitale del paziente mediante la somministrazione di sostanze tossiche in dosi infinitesimali, previamente sperimentate sull’uomo sano, ha anticipato le ricerche della moderna farmacologia, realizzando così un circolo virtuoso mirante alla guarigione del paziente visto nella sua globalità psicofisica.Il prof. Ivan Cavicchi, docente di Filosofia della Medicina e di Sociologia dell’Organizzazione sanitaria presso l’Università di Roma, ha affascinato l’uditorio sottolineando come la considerazione del malato quale partecipe attivo del procedimento di cura proprio dell’Omeopatia, appaia in straordinaria sintonia con l’evoluto atteggiamento critico dei pazienti ed ha invitato pertanto anche la Medicina accademica a rinnovarsi in questa direzione. La dr. ssa Simonetta Bernardini, presidente della SIOMI, ha auspicato un superamento della storica contrapposizione tra medicina omeopatica e medicina accademica, in una fruttuosa sinergia nel superiore interesse dei pazienti. Sinergia della quale costituisce concreto esempio l’ospedale di Medicina Integrata di Pitigliano (in provincia di Grosseto) da lei diretto. Sono seguiti gli interventi del prof. Vittorio Elia, docente di elettrochimica all’Università Federico II di Napoli, il quale ha spiegato come l'omeopatia abbia innescato la sua curiosità di ricercatore inducendolo a studiare la cosiddetta “memoria dell'acqua”; della dr. ssa Andreina Fossati, che ha parlato del Progetto di Prevenzione ed Educazione alla Salute con la medicina omeopatica per gli alunni delle scuole di ogni ordine e grado, promosso da APO Italia e realizzato da medici della FIAMO Campania; della dr. ssa Marisa Santoianni che ha denunciato la chiusura improvvisa degli ambulatori napoletani di Omeopatia e Agopuntura. Il dr. Fabio Roggiolani, infine, ha posto l'accento sul consumismo sanitario, sottolineando la virtuosità del paziente omeopatico, attento osservatore sia della salute propria, sia della salute in senso lato.

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Fonte: Daniela Salvucci